Tantra & Amore

Come imparare a dire di no e perché devi iniziare adesso

Dire no non è egoismo: è rispetto per te stesso e per le tue relazioni

Ci hanno fatto credere che dire no sia un problema, qualcosa che allontana e ferisce chi lo riceve.

Ed è così che abbiamo imparato a dire , anche quando avremmo voluto e dovuto – vero? – fare il contrario.

Per educazione, per paura di deludere, per il bisogno di sentirci accettati ci siamo abituati a dire sì.

Ma chi ci ha mai spiegato come imparare a dire di no senza sensi di colpa? Chi ci ha insegnato che dire no non è un rifiuto, ma un confine che protegge?

La verità è che un no detto con consapevolezza non è distanza, è presenza.

È il primo atto d’amore verso sé stessi: il respiro di chi sceglie la propria libertà. È un passo verso la crescita personale, verso relazioni che nutrono, autentiche, profonde, vere.

Nel Tantra, come nella vita, riconoscere i propri confini è il momento più importante per poi riuscire ad aprirsi davvero all’altro e costruire rapporti autentici.

Iniziamo a respirare insieme nelle prossime righe.

Immagine di donna che con un gesto fermo della mano suggerisce un alt | Corpo e anima

L’amore vero non chiede di rinunciare a se stessi, ma di restare interi dentro la relazione

Quante volte, in nome dell’amore, hai messo da parte te stesso?

Ci hanno insegnato che amare significa sacrificarsi, che il “noi” viene prima dell’“io”. Ma, attenzione, quando il confine tra condivisione e annullamento si dissolve, ciò che resta non è amore, è prigionia. Perché l’amore vero non opprime, non impone, non chiede di rinunciare a chi sei.

L’amore è respiro, è spazio, è la libertà di scegliere senza paura.

Eppure, diciamo per timore.

Per paura di deludere, di creare tensioni, di perdere chi amiamo. Ma ogni volta che dici sì tradendo te stesso, il vero abbandono è il tuo. Ti perdi a poco a poco, rinunciando a parti di te che forse non torneranno più.

David Schnarch, uno dei più grandi terapeuti della coppia, diceva che l’amore autentico nasce dalla differenziazione: la capacità di restare in relazione senza smettere di essere se stessi.

Perché senza un sano egoismo, l’amore non è più amore. È solo paura travestita da dedizione.

Leggi anche: Come ritrovare sé stessi nel viaggio della crescita personale

Quando il sacrificio diventa abitudine, l’amore lascia spazio solo alla stanchezza

Ti hanno fatto credere che amare significhi sacrificarsi, che mettere i bisogni dell’altro davanti ai tuoi sia la prova più alta di dedizione.

Suona familiare, vero?

Ma il sacrificio, quando è costante e unilaterale, non nutre l’amore: lo soffoca. E quello che rimane non è gratitudine, è stanchezza. Non è intimità, è risentimento.

Quante persone restano incastrate in relazioni che le consumano, incapaci di dire no? Quante si piegano, si modellano, si svuotano per paura di deludere?

Confondono l’amore con il compiacere, credono che dare senza sosta sia la via per essere amati. E così, un pezzo alla volta, perdono sé stessi.

Esther Perel, psicoterapeuta di fama mondiale, dice che “il vero desiderio nasce nello spazio tra due persone”. Se ti annulli per l’altro, quello spazio scompare.

E con esso, anche il desiderio.

Primo piano su gambe in marcia su un sentiero con il raggio di sole che riscalda | Corpo e anima

Come imparare a dire no

Lo ripetiamo spesso e continueremo a farlo, qui nel blog e nei nostri corsi: dire no non è egoismo, è rispetto per te stesso.

È il confine che traccia il tuo spazio, il respiro che ti permette di esistere e ossigenare i tuoi polmoni.

Sappiamo che se per anni hai creduto che dire sempre sì fosse la strada per essere amato, riconosciuto e accolto, all’inizio sarà difficile. Ti sentirai a disagio, forse persino in colpa.

Tieni però a mente che ogni no che impari a dire ti avvicina a te stesso.

Inizia a farti un favore enorme: quando qualcuno ti chiede qualcosa, non rispondere d’istinto.

Fermati. Respira.

Chiediti: “Lo voglio davvero?” Se la risposta è no, hai tutto il diritto di dirlo. Un no chiaro e deciso è più rispettoso di un sì detto controvoglia, perché non genera aspettative false e non alimenta il risentimento.

Un altro aspetto importante: non devi giustificarti all’infinito. “Mi dispiace, ma non posso” è già abbastanza. Non sei obbligato a spiegare perché scegli te stesso.

All’inizio quel no ti sembrerà scomodo, ti sentirai forse a disagio e potrebbe bussare alla porta il senso di colpa. Ecco tieni a mente che quel peso che senti non è tuo, ma è il riflesso di una vita passata a mettere gli altri prima di te.

E ora hai smesso di essere l’ultimo in coda.

Scrivi nella tua mente che: ogni no che dici agli altri è un sì che dici a te stesso.

È la tua voce che si fa sentire, è un atto di rispetto, è la libertà di essere chi sei.

Leggi anche: L’amore non è vivere per l’altro: il valore dell’individualità nella coppia

Dire no non rompe l’amore, lo protegge: solo chi resta integro può amare davvero

Dire no non allontana, non spezza, non distrugge. Dire no salva. Prima di tutto te stesso e poi le relazioni sane.

Non puoi amare davvero qualcuno se prima non impari ad amare te stesso, abbastanza da dire no quando serve. Non puoi costruire una relazione autentica se non hai il coraggio di mostrarti per quello che sei, con i tuoi desideri, i tuoi confini, la tua verità.

L’amore non chiede di sacrificarti, chiede di esserci, intero.

Nel Tantra insegniamo proprio questo: l’amore non è fusione, è incontro. Se ti perdi nell’altro, non è amore, è smarrimento. Se rinunci a te stesso, perdi anche la possibilità di un amore vero.

Quindi, la prossima volta che senti un no dentro di te, pronuncialo. E guarda come cambia il mondo intorno a te.

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TAKEAWAYS

  • Dire sempre sì per paura di ferire o deludere porta a tradire i propri bisogni. Un no consapevole non allontana, ma protegge: è il primo passo per rispettarsi e costruire relazioni più autentiche.
  • L’amore vero non chiede sacrifici, ma rispetto reciproco e l’idea che amare significhi annullarsi è un’illusione. Quando il confine tra condivisione e rinuncia si dissolve, ciò che resta non è amore, ma prigionia. L’amore maturo si nutre di libertà, non di dipendenza.
  • Il sacrificio costante soffoca i rapporti, anziché rafforzarli; mettere sempre gli altri al primo posto può sembrare un gesto nobile, ma alla lunga genera stanchezza e risentimento. L’amore cresce nello spazio tra due persone, non nell’annullamento di una delle due.
  • Imparare a dire no è una questione di consapevolezza: il primo passo è fermarsi e chiedersi: “Lo voglio davvero?” Un no chiaro e deciso è più sano di un sì forzato. Non servono giustificazioni infinite: “Mi dispiace, ma non posso” è già una risposta completa.
  • Dire no non rompe le relazioni, le rende più vere perché chi ti vuole bene davvero rispetterà i tuoi confini. Nel Tantra, come nella vita, l’amore non è fusione, ma incontro. Solo chi resta integro può amare in modo autentico e duraturo.

FAQ

Perché è così difficile dire di no?

Dire no è difficile perché temiamo di deludere gli altri, di creare tensioni o di sentirci rifiutati. Spesso, siamo stati educati a mettere il benessere altrui prima del nostro, rendendo il no un atto carico di sensi di colpa. Tuttavia, dire no con consapevolezza non è un rifiuto, ma un modo per stabilire confini sani e proteggere la nostra autenticità.

Come imparare a dire di no senza sensi di colpa?

Per imparare a dire no senza sensi di colpa, inizia col fermarti prima di rispondere automaticamente. Chiediti: ‘Lo voglio davvero?’ Se la risposta è no, dillo in modo chiaro e deciso, senza giustificazioni eccessive. Un no sincero è più rispettoso di un sì forzato e aiuta a costruire relazioni basate sulla trasparenza e il rispetto reciproco.

Dire no può rovinare le relazioni?

No, dire no non rovina le relazioni sane, anzi le rafforza. Stabilire confini chiari evita fraintendimenti, risentimenti e sacrifici unilaterali. Le persone che ti rispettano accetteranno i tuoi no e questo favorirà rapporti più autentici, dove ognuno può essere sé stesso senza paura di perdere l’altro.

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