Un percorso semplice, ma potente, per tornare alla presenza attraverso il tocco, il respiro e il movimento
Il primo passo per ritrovare il contatto con sé passa da una domanda sincera.
Ti sei mai chiesto se abiti davvero la tua dimensione fisica o se la tratti solo come un mezzo per spostarti da un pensiero all’altro?
Siamo spesso altrove, lo sappiamo.
La testa corre, il cuore tace, e quella parte sensibile che ci sostiene ogni giorno resta in silenzio. Ma quando non l’ascoltiamo, trova comunque il modo di farsi sentire: con il nodo alla gola, con quella stanchezza che non passa o quel peso sottile che si manifesta senza spiegazioni.
Ritornare a sentire è come rientrare a casa. Non significa solo rilassarsi, ma riconnettersi alla propria vitalità, essere presenti, sentirsi interi.
Il Tantra lo sussurra da sempre: è nel contatto con la nostra parte incarnata che possiamo ritrovarci.
Per cominciare questo viaggio, ti proponiamo 5 esercizi per sentire il corpo: pratiche semplici da fare ovunque, che aiutano a risvegliare la presenza, affinare l’ascolto, ristabilire una connessione profonda con te.
Non serve saper meditare. Serve solo il desiderio sincero di ascoltare la tua verità interiore.
E la scelta – a volte rivoluzionaria – di fermarti. Per restare. Per sentire.

Il respiro come luogo sicuro dove tornare ogni volta che serve
Ogni gesto di ritorno a sé inizia dal respiro.
Che tu sia seduto, in piedi o disteso, fa poca differenza. Chiudi gli occhi e prova a percepire, senza cambiare nulla e senza dover controllare quello che accade. Solo lascia che ti parli.
Dove si posa? Resta in superficie, come un soffio nel petto, o scende lento fino al ventre, come una carezza che arriva al centro?
Da qui, l’ascolto può iniziare davvero. Ecco, resta lì per qualche minuto. Osserva. I pensieri inizieranno a correre e tu, riportali dolcemente alla tua inspirazione ed espirazione. Dentro il suo ritmo e nel suo fluire, il tuo fisico si fa presenza viva.
Sai perché è importante fare questo esercizio?
Perché respirare è la porta più semplice e più potente per tornare a te: come un forte abbraccio che arriva da dentro.
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Ritrovare il corpo come si ritrova una stanza dimenticata
Dopo il respiro, è il momento di incontrare ogni parte di te.
Distenditi e ancora una volta chiudi le palpebre e lascia che l’attenzione scivoli lenta su ogni parte di te. Dai piedi alla testa, senza fretta. Come fosse la prima volta che senti ogni centimetro di te: la tua pelle, i tuoi muscoli, la tua essenza corporea.
Concentrati e senti il contatto con il suolo e poi prova a percepire la temperatura, la presenza silenziosa di ogni zona.
Non tutto si farà sentire subito: va bene così.
Se qualcosa sembra assente, non spingere. Non cercare di capire per forza. Resta. Respira. Ascolta.
Ti accorgerai che alcune parti erano lì, ma tu non c’eri. E quando finalmente le senti, qualcosa dentro si scioglie. Come una stanza buia che torna a illuminarsi.
Il tocco consapevole come gesto silenzioso di riconoscimento
Dopo aver ascoltato, è il momento di toccare. Di esserci.
Appoggia le mani su di te. Senza fretta, senza aspettative. Solo per esserci. Sul viso, sul petto, sul ventre, sulle cosce: ovunque senta il bisogno di uno sguardo che passa attraverso la pelle.
Non con l’intento di stimolare, ma per riconoscere. La temperatura, la consistenza, quel confine sottile tra ciò che senti e ciò che sei, sta nel piacere delicato di un contatto che sa restare.
In questo gesto silenzioso si cela un linguaggio antico. Toccare con presenza è un modo per dire: “sono qui”. È un atto di puro amore.
La bellezza è che questo linguaggio il corpo non lo ha mai dimenticato. E quando lo riceve, risponde. Sempre.

Lasciare che il corpo danzi ciò che le parole non sanno dire
Ora lascia che il tuo fisico si esprima senza filtri, nel movimento.
Scegli una musica soft e, ancora una volta, chiudi lentamente le palpebre. Poi lascia che l’energia si muova. Muoviti come viene, anche se all’inizio ti sembrerà strano. Asseconda i gesti che partono da dentro di te.
Non serve capire, basta sentire. Non esiste nessuna forma o passo giusto, se non il tuo e quello del tuo fisico, che finalmente può parlare e dire ciò che la mente ha taciuto per troppo tempo.
Ti accorgerai che nel movimento nasce uno spazio nuovo. A volte bastano davvero pochi minuti per far fluire emozioni rimaste ferme lì, come acqua stagnante che torna a scorrere.
Ricorda: il corpo non mente mai. E dandogli spazio, si racconta con tutta la verità e bellezza di cui è capace.
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Il piacere come verità gentile che emerge dal corpo in ascolto
Infine, concediti il lusso di ascoltare ciò che ti fa bene.
Siediti o distenditi e respira con dolcezza. Ora posa una mano su una parte di te, accarezzala lentamente con cura e presenza.
Ascoltala: è il tuo unico obiettivo. Presta attenzione: dove senti il piacere? Dove nasce quel sorriso silenzioso, tutto interno, che non ha bisogno di parole?
Il piacere è una forma di verità che non ha bisogno né di gridare né di essere forzato.
Arriva lentamente, come un’onda che accarezza la riva. E quando inizi a sentirlo dentro, senza pudore e fretta, lì si apre una nuova porta di vita. Percepire il corpo è davvero un atto – e un momento – di pura spiritualità.
Esercizi per sentire il corpo: un primo passo per tornare a fidarti di te
Tutto ciò che hai letto finora non è solo teoria. È pratica, è scelta. Il Tantra ci ricorda una cosa semplice, ma spesso dimenticata: non c’è risveglio senza corpo. Le emozioni che non abbiamo avuto il coraggio di sentire, le ferite, i blocchi, non spariscono, ma restano silenziosi dentro di noi.
Ed è lì che possono finalmente essere accolti e trasformati.
Quelli che hai sperimentato qui sono solo i primi passi. Un primo gesto, una porta che si apre. Ma il cammino vero comincia quando scegli di attraversarla. Se intuisci che è arrivato il momento di andare più in profondità, nei nostri corsi di Tantra impariamo insieme a farlo. A sentire con presenza, a respirare in modo consapevole, a toccare senza paura, a restare nel corpo anche quando fa male.
Perché è proprio lì, nel corpo, che si riaccende la fiducia: dentro di te. Negli altri. Nella vita.
Non hai bisogno di esperienze passate, né di preparazione. Solo di una cosa: il desiderio sincero di tornare a casa. Dentro di te.
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Gloria e Maurizio
Le immagini del nostro blog, quando non originali, sono puramente illustrative
liberamente utilizzabili e tratte dai principali archivi royalty free quali:
Takeaways
- Il corpo come luogo di ritorno e verità e non un semplice contenitore, ma come vera e propria casa interiore. Un posto in cui abitare consapevolmente per riconnettersi con sé stessi, con le emozioni e con la realtà presente. Il Tantra viene richiamato come via antica e attuale per questa riappropriazione.
- Respiro, tocco e movimento come strumenti di ascolto: tre strumenti fondamentali per ritrovare connessione col corpo. Non si tratta di tecniche complesse, ma di gesti quotidiani che richiedono solo disponibilità all’ascolto.
- Il piacere come bussola per ritrovare sé stessi: l’esperienza del desiderio corporeo è descritta come una forma autentica di verità, che emerge solo nel momento in cui si smette di forzare e si lascia che il corpo parli. Questo piacere non ha a che fare con la performance, ma con la presenza.
- La pratica corporea come atto rivoluzionario di fiducia: l’invito ad abitare il corpo si rivela anche un gesto di fiducia: nelle proprie sensazioni, nel proprio vissuto, nella possibilità di trasformare dolore e blocchi emotivi in consapevolezza. È un percorso che non richiede esperienze pregresse, solo una scelta sincera.
- Semplicità e accessibilità come chiavi di inizio: gli esercizi non richiedono tecniche avanzate né preparazione specifica. Sono pratiche dolci, accessibili ovunque, che invitano a fermarsi per tornare nel corpo. Il primo passo non è complicato, ma potente: decidere di esserci.
FAQ
Perché è importante riconnettersi con il proprio corpo?
Riconnettersi con il proprio corpo è essenziale per tornare alla presenza e vivere in modo più autentico. Il corpo è la chiave per ascoltare emozioni, blocchi e bisogni spesso ignorati nella frenesia quotidiana. Abitare consapevolmente il corpo consente di ritrovare equilibrio, calma e una profonda connessione con sé stessi.
Quali sono i benefici degli esercizi di respiro, tocco e movimento?
Questi esercizi aiutano a ritrovare il contatto con sé stessi, a liberare tensioni e a lasciare fluire le emozioni bloccate. Il respiro consapevole calma la mente, il tocco consapevole ristabilisce il contatto amorevole con il corpo e il movimento libero permette di esprimere ciò che le parole non riescono a dire. Sono pratiche semplici ma potenti, accessibili a chiunque.
È necessario avere esperienza per iniziare un percorso di consapevolezza corporea?
No, non è richiesta alcuna esperienza precedente. Il percorso di risveglio corporeo è aperto a tutti e parte da un unico requisito: il desiderio sincero di ascoltarsi. Non è questione di tecnica, ma di presenza e disponibilità ad accogliere ciò che emerge nel corpo e nelle emozioni.