Per il Tantra, ma non solo per il Tantra, fra i maggiori nemici del piacere sessuale c’è la rigidità corporea, che generalmente corrisponde a blocchi di tipo emotivo e a tensioni caratteriali.
Ogni stress si traduce in uno stato di tensione in una o più zone del corpo, che solitamente svanisce quando lo stress è eliminato, ma può persistere, disturbando la salute emotiva (e fisica).
Vale anche il contrario: gli atteggiamenti caratteriali per bloccare le emozioni, le sofferenze ed i conflitti, si traducono in una serie di tensioni corporee. La corazza caratteriale e quella muscolare vanno di pari passo ed ogni area irrigidita ha una sensibilità ridotta, sia sul piano emotivo che su quello fisico.
Pensa a quante volte ti è capitato di accorgerti di avere i muscoli delle spalle contratte, chissà da quanto tempo, senza che ti fossi reso conto di averlo fatto, e nel rilassarli consapevolmente hai percepito il dolore accumulato in quella tensione. Ora immagina di ricevere una carezza in quella zona prima dell’avvenuto rilassamento volontario e prima che il dolore sia svanito. Non ci vuole molto a comprendere che quella tensione e quel dolore ti avrebbero impedito di percepire il tocco amorevole.
Ripercorri mentalmente l’ultimo evento che ti ha fatto arrabbiare e nota come anche evocandone solo il ricordo alcune parti del tuo corpo si siano contratte: gli occhi, la fronte, le mani, lo stomaco, l’ano e la schiena. Ci avevi mai fatto caso? Se l’emozione e le relative tensioni si cronicizzano, queste sono zone che perdono di sensibilità anche al tocco amorevole, alla carezza erotica.
[Tweet “Un corpo irrigidito è meno sensibile, quindi percepisce meno stimoli.”]
Pensa, ad esempio, ad una mano contratta a pugno che sfiori distrattamente una sottile stoffa di seta: percepirne la leggerezza e la soffice consistenza sarà impossibile; se, invece, la mano si rilassa e la mente si centra sul senso del tatto, allora le sensazioni iniziano ad arrivare, sempre più intensamente in conseguenza della maggior attenzione mentale e corporea che riuscirai a dedicare a quel gesto.
Per il Tantra la sfera sessuale e vitale funziona esattamente in questo modo. Più il corpo è fluido, più è sensibile. Più la mente è centrata, più percepirà gli stimoli, più le emozioni sono libere, più caricheranno la risposta erotica, più l’energia può scorrere e accumularsi, più potente sarà l’estasi finale e tutti questi fattori uniti insieme (in quanto interconnessi) daranno origine all’orgasmo tantrico, che alla sua piena espressione diventa un’esperienza talmente intensa da essere mistica.
Il piacere sessuale non riguarda solo gli organi genitali e sparute zone erogene, come erroneamente si tende a pensare, soprattutto in ambito maschile, ma passa attraverso una stimolazione che investe ogni area del corpo, le emozioni e la mente.
Non lo dice solo il Tantra. Non sono state dimostrate da un punto di vista medico delle vie nervose specifiche per l’orgasmo, né dei ricettori concentrati negli organi genitali: anche la scienza ipotizza che l’estasi sessuale sia generata da come il nostro cervello interpreta i segnali e le stimolazioni che provengono da tutto il corpo, arricchendoli con una forte componente emotiva.
Per poter provare piacere intensamente è dunque necessario poter percepire questi segnali e queste stimolazioni al meglio delle tue capacità sensoriali ed è altrettanto importante che il tuo cervello fornisca a questi dati una componente emotiva il più intensa possibile. Infatti non è solo lo stimolo a creare il piacere, ma è la combinazione fra il segnale corporeo e l’interpretazione che il cervello ne effettua. Più intenso è il coinvolgimento emotivo, più sensibile è il corpo e maggiore sarà il piacere percepito durante il rapporto sessuale.
Attraverso un intervento combinato di lavoro sul corpo e sulle emozioni, le tensioni fisiche possono essere individuate ed ammorbidite, così come si rilevano e sciolgono le emozioni bloccate, recuperando la piena capacità di sentire su entrambi i piani.
Questo ti fornirà tutta la sensibilità di cui sei capace e ti consentirà di percepire il piacere pienamente, più intensamente di quanto hai mai pensato fosse possibile.
Uno dei nemici del piacere più insidiosi è
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Osho
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