Alienazione digitale in aumento. Le restrizioni sociali connesse con l’emergenza Covid hanno determinato un netto incremento delle connessioni digitali. Interi settori della quotidianità si sono trasferiti online. Si è ricorsi al web per tutto: fare la spesa, tenersi aggiornati, mantenere i contatti sociali, lavorare, per la didattica, per il tempo libero e perfino per la sessualità.
Con quali conseguenze? Un fenomeno già in atto da tempo, e che conosciamo bene dai nostri corsi tantrici, ha subito una grande accelerazione. Parliamo dell’alienazione digitale, la mutazione digitale dell’umanità, l’assimilazione. L’alienazione digitale era già visibile nella quotidianità pre-epidemica: sugli autobus, nei bar, a pranzo, nei ristoranti e perfino nei cinema gli occhi e le menti erano già ipnotizzati dagli smartphone. Assumeva già connotazioni allarmanti soprattutto nei giovanissimi, spesso non in grado o forse non interessati a interazioni “analogiche”. Stava già accadendo prima del Covid.
Alcuni pensatori avevano già definito la nostra vita onlife, segnalando l’impossibilità e l’inutilità di distinguere la vita off-line da quella digitale, essendo i due aspetti ormai fusi.
Il telefonino era già diventato una protesi del corpo, il bisogno di controllarlo era compulsivo, l’idea di farne a meno era portatrice di paura. Eravamo già dipendenti, già sulla via dell’alienazione digitale prima dell’epidemia, poi è arrivato il colpo di grazia. Durante le restrizioni, la vita sociale digitale è diventata l’unica possibile e perfino i più restii e diffidenti si sono dovuti adeguare.
Sempre più connessi e sempre meno collegati al nostro corpo e alla nostra anima
Franklin Foer, nel suo libro “I nuovi poteri forti. Come Google, Apple, Facebook e Amazon pensano per noi” ha lanciato un monito circa la sempre maggiore alienazione a cui siamo soggetti e della quale non riusciamo a renderci conto, fino al punto da delegare la facoltà di pensiero. Più sfruttiamo le potenzialità digitali della connessione globale e più diventiamo “cose”, fornitori di dati che vengono classificati, indirizzati, utilizzati dai nuovi poteri forti nell’economia digitale, che trasforma ogni click in un’occasione di profitto.
Il filosofo Byung-chul Han rincara la dose, evidenziando come siamo vittime volontarie e che il meccanismo digitale agisce al di sotto del livello di consapevolezza, andando a modificare il nostro comportamento, la nostra percezione, il nostro pensiero ed il nostro modo di vivere le relazioni. Lo psicanalista Massimo Recalcati parla di “alienazione ipermoderna” che consiste nell’immersione costante nella rete, in un processo di assimilazione in cui l’individuo scompare, viene privato della sua presenza sensoriale e corporea, fino alla sostituzione del mondo vero con quello digitale.
Una nuova era a cui adattarsi? Non senza subire spiacevoli conseguenze.
Delegare il pensiero, scollegarsi dalla rete relazionale, alienarsi dallo spazio, dal tempo e dal corpo, influisce sulla nostra salute fisica e mentale. L’alienazione digitale spegne la vitalità sessuale.
Lo psicoanalista Luigi Zoja osserva come di pari passo con l’aumento dell’immersione digitale, si registri nell’ultimo decennio un crollo generale delle attività sessuali.
Le numerose ricerche in essere sulle conseguenze della pandemia sulla salute e la quotidianità confermano questo dato. Le attività sessuali sono calate e continuano a calare, di pari passo con l’aumento dell’assimilazione digitale.
E non è un elemento sorprendente, perché meno presenza fisica e mentale significa meno energia vitale e quindi meno eccitazione erotica, meno percezione del piacere.
il tantra per contrastare i danni da alienazione digitale
Non si può impedire al mondo di procedere nella direzione digitale, non è nel nostro potere, ma possiamo sicuramente contrastare gli effetti nocivi che questa deriva genera nel nostro corpo, nella nostra sessualità e nella nostra vitalità. Il Tantra è un’ottima risorsa da questo punto di vista, perché riconnette mente, corpo, anima ed energia. Intraprendere un percorso di crescita personale e relazionale in cui il corpo, la mente e la presenza fisica siano elementi fondamentali, come nel caso di “Tantra & Amore” è sicuramente un’azione efficace contro l’alienazione digitale e la dipendenza tecnologica. Ci sono anche piccoli passi quotidiani come:
• Rivendicare i propri spazi di presenza fisica,
• Disconnettersi ogni tanto dal digitale
• Spegnere il telefonino prima di fare l’amore
• Riscoprire il proprio corpo e le proprie emozioni
• Curare la rete relazionale affettiva.
In gruppo l’energia è più potente e il cambiamento più veloce!
Il programma di crescita personale e cura della relazione Tantra & Amore, attraverso i suoi corsi tantrici ed eventi esperienziali, è studiato appositamente per fornire concreti strumenti di crescita personale all’individuo e alla coppia, per guardare le criticità con occhi diversi e superarle insieme.
Il programma, che si avvale dell’esclusivo Active Integrative Method®, integra metodiche orientali derivate dal Tantra e tecniche occidentali connesse con counseling ad approccio corporeo e coaching relazionale. Tra gli strumenti utilizzati, con l’effetto potenziante del gruppo: la meditazione, i rituali tantrici, il controllo del respiro, alcune tecniche esperienziali introspettive e comunicative, bio-energetica, esperienze psico-corporee per il rilascio emozionale, rispecchiamento, costellazioni familiari, relazionali, spirituali e sistemiche. Un percorso con pochi elementi teorici e molta sperimentazione diretta.
Il tutto per condurti ad uno stadio evolutivo superiore,
a scoprire e sperimentare un nuovo modo di vivere ed amare:
sano, intenso e appagante.
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«Non c’è nulla di sbagliato nel corpo e niente di bello nello spirito – ambedue sono belli. (…)
Il sesso non sta sul gradino più basso e il samadhi su quello più alto.
Samadhi e sesso sono ambedue espressioni della stessa energia»
Osho
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