Sii libero. Amati ed ama. Tre indicazioni molto tantriche, tre insegnamenti di vita eternamente validi ed attuali.
Sii libero. Amati ed ama. Sii libero da condizionamenti, inibizioni, giudizi, convenzioni, idee fisse e aspettative. Solo da questa condizione di libertà totale puoi donare e ricevere amore, perché è uno stato di evoluzione superiore, senza bisogno, senza dipendenza e senza attaccamento. Sii libero. Amati ed ama. Senza amore per te stesso non puoi amare nessuno, lo stesso Gesù disse: «Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c’è altro comandamento più importante di questo.»
Non dice di non amare se stessi, ma di amare gli altri allo stesso modo con cui amiamo noi stessi.
La concezione dell’amore oggi
Sii libero. Amati ed ama. Questi tre insegnamenti tantrici sono presenti nella concezione contemporanea dell’amore? Purtroppo no.
Nei miti e nei riti della nostra società contemporanea, connessi con l’amore, ci sono degli aspetti profondamente disfunzionali, da un punto di vista tantrico e relazionale. L’amore dipinto in questi miti e riti è insano, primitivo, infantile e dipendente. Non è amore.
Come viene descritto l’amore ideale
Letteratura rosa, film sentimentali, canzoni e mass media ci hanno convinto che l’amore sia gelosia. Che l’amore sia l’innamoramento (amare ed essere innamorati sono considerati sinonimi), che sia dipendenza, che sia “senza di te non posso vivere“, che sia “io sono tuo e tu sei mia“, che sia fare tutto insieme, stare sempre insieme, dirsi ogni cosa e non avere né segreti né spazi individuali, che sia curare le ferite dell’altro e affidare all’altro la propria guarigione.
Queste non sono affatto caratteristiche dell’amore! Sono, al contrario, degli elementi che rientrano negli schemi di un relazionarsi immaturo, insano, all’insegna del possesso, della dipendenza affettiva, dell’infantile bisogno di attenzione, del bimbo che vuole sentirsi amato, accudito, guarito, senza assumersi la responsabilità del proprio benessere.
Cosa è l’amore tantrico
Amarsi significa essere completi, adulti, in equilibrio e scegliersi, perché insieme si sta meglio che da soli, ma da soli si sta comunque bene. Amarsi significa essere liberi, autosufficienti, mantenere la propria identità, la propria personalità, sapersi prendere cura di sé ed offrire attenzioni al partner come gesto d’amore incondizionato, affrancato da ogni dovere e da ogni bisogno. Possedere non è amare. Essere dipendenti non è amare.
Come viene descritto l’amore nella letteratura erotica femminile
Perfino la letteratura erotica femminile contiene modelli insani, apparentemente trasgressivi ma in realtà ben lontani dalla vera trasgressione e liberazione sessuale.
In essa persistono ad esempio alcuni concetti di fondo estremamente disfunzionali:
• la sessualità maschile ha bisogno di uno “sfogo meccanico“, che “entro certi limiti” è naturale e “perdonabile”, purché, una volta incontrata “l’anima gemella“, che riconoscerà dall’intensità dell’orgasmo, essa viri verso l’esclusività.
• la sessualità femminile ha bisogno di coinvolgimento emotivo,
• la donna riconosce l’uomo della sua vita perché è l’unico che “le dona orgasmi” di un’intensità mai provata.
In questi modelli un uomo è un bravo amante solo se “dona fantastici orgasmi” alla donna e la donna deve solo sentire e apprendere gli insegnamenti dell’uomo, perché le piacerà qualsiasi sperimentazione, anche le più estreme. Il suo consenso non può mancare se è la sua “anima gemella”.
Si tratta di modelli che sottintendono che il sesso sia comunque una “sporca faccenda” se non collegato con un grande coinvolgimento emotivo, soprattutto per la donna. Per quanto riguarda l’uomo, invece, “l’anima gemella” è la sua redenzione, che gli conse finalmente di smettere di essere un animale, associando il sesso con l’amore.
Anche le dinamiche sessuali tendono ad essere prevaricanti e ben lontane da una sessualità consapevole, tra adulti, dove si sperimenta insieme nella giocosità, nel consenso e soprattutto nella fiducia che il partner rispetterà i nostri “no” ed i confini della sperimentazione che abbiamo concordato.
Al contrario, lo schema proposto nella letteratura erotica femminile vede l’uomo (sempre sessualmente aggressivo) imporre l’attività erotica, anche estrema, con un semplice “fidati di me, ti piacerà“, che travalica anche i “no”. Ed è la logica sottesa dietro la maggior parte degli stupri (“Tanto poi ti piace“ “dici no perché hai un po’ di paura, ma poi passa e ti piacerà”). Il fatto che alla donna della letteratura erotica, felicemente sottomessa e dominata sessualmente, piaccia sempre tutto, non solo è poco realistico, ma anche pericoloso come modello da proporre, perché sottintende un messaggio estremamente pericoloso: “se lo ami, se è la tua anima gemella, ti deve piacere tutto ciò che ti impone e se qualcosa non ti piace è perché non è l’uomo giusto“. 
Dov’è l’aspetto maturo, giocoso e paritario della sessualità evoluta? Dov’è l’accordo su cosa sperimentare, entro quali limiti e quando fermarsi?
Dov’è la sublime trasgressione della vera libertà sessuale di adulti che si scelgono e condividono la loro energia?
Per il Tantra la sessualità è la nostra energia divina, più siamo adulti e liberi, più sappiamo e possiamo amare in modo maturo ed incondizionato, senza possesso, senza bisogno. Chi vive in questo modo la propria sessualità non piace al sistema, perché non è sottomesso, non è schiavizzabile e non è controllabile.
E allora, sii libero. Amati ed ama, e fai sesso (da solo o con un partner). Sii tantrico.
In gruppo l’energia è più potente e il cambiamento più veloce!
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Il programma, che si avvale dell’esclusivo Active Integrative Method®, integra metodiche orientali derivate dal Tantra e tecniche occidentali connesse con counseling ad approccio corporeo e coaching relazionale. Tra gli strumenti utilizzati, con l’effetto potenziante del gruppo: la meditazione, i rituali tantrici, il controllo del respiro, alcune tecniche esperienziali introspettive e comunicative, bio-energetica, esperienze psico-corporee per il rilascio emozionale, rispecchiamento, costellazioni familiari, relazionali, spirituali e sistemiche. Un percorso con pochi elementi teorici e molta sperimentazione diretta.
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sano, intenso e appagante.
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«Nessuno ha amore più grande
di colui che sa rispettare la libertà dell’altro.»
Simone Weil
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