Le nostre relazioni sono influenzate dal nostro stile caratteriale, il quale si costruisce nell’infanzia. C’è uno stile particolare che si chiama “come se”.
Le persone “come se” hanno sperimentato due spinte contrapposte: invasione e abbandono.
Quando un bambino riceve messaggi contrastanti dai due genitori, ad esempio uno è invadente ed iperprotettivo, mentre l’alto è distaccato e lo fa sentire abbandonato, o sono diverse e molto forti le aspettative che vengono proiettate su di lui, il bimbo ha difficoltà a definire la sua identità ed i meccanismi per relazionarsi con gli altri, una confusione che si riflette nello stile caratteriale, assumendo tratti ambivalenti denominati “come se”.
Vivono sia l’ansia dell’abbandono che quella dell’invasione
Si tratta di adulti che sentono sia l’ansia dell’abbandono che quella dell’invasione, che sono contrapposte. Generalmente vivono in uno stato di indefinizione e cercano disperatamente la loro identità e la distanza giusta con cui relazionarsi, aggiustando continuamente tra “troppo vicino” e “troppo lontano”.
Sono adulti che compensano la mancata definizione della loro identità creandone una fittizia
È un adulto che compensa l’assenza di un’identità interiore creando una immagine di se stesso legata ai soldi, alla fama, alla posizione. Diventa un perfetto attore. Cerca di essere perfetto, di diventare quel – bravo bambino – in grado di soddisfare gli impossibili bisogni di entrambi i propri genitori… di farsi vedere, appunto, come desideravano che fosse.
La persona “come se” tende ad isolarsi da se stessa.
Sono persone bloccate, incapaci di unirsi alla voce profonda del loro corpo che fornirebbe loro sostegno, saggezza e spiritualità. Non riescono ad accettare la loro fallibilità e di conseguenza non riescono a stabilire una relazione autentica con il partner.
Così rimangono soli.
Non importa quanto amore, affetto e intuizione offrano loro le persone: non le comprendono e non riescono ad entrare in sintonia ed intimità.
Le relazioni tendono ad essere un insieme di criticità, sia per la distanza tra i partner, che per il contatto corporeo e l’accettazione realistica.
Un percorso “Tantra & Amore”, con una buona dose di impegno, è in grado di condurre anche il come se all’apertura del cuore, alla connessione con il corpo e con le emozioni, alla piena accettazione dei propri limiti e dei propri pregi, consentendogli di stabilire un autentico legame con l’IO interiore, che lo può connettere anche con gli altri esseri umani ad un livello autentico.
Se accettiamo il nostro carattere senza orgoglio e rimorso, se ci apriamo all’opportunità di conoscerci in profondità, allora riusciremo ad amare e sentire noi stessi. Amarsi rende possibile lasciarsi amare, contattare se stessi è indispensabile per entrare in contatto con i sentimenti dell’altro.