Nei percorsi tantrici il corpo diventa il primo luogo d’ascolto, e la bioenergetica uno strumento per trasformare tensioni in consapevolezza e presenza
Ti è mai capitato di sentirti bloccato, come se qualcosa dentro di te non scorresse più, ma senza riuscire a capirne il motivo?
Il corpo lo sapeva. Mandava segnali, chiedeva ascolto. Ma tu eri altrove.
Gli esercizi di bioenergetica nascono proprio da questo bisogno profondo: dare voce al corpo quando la mente non riesce più a raccontare. Attraverso movimento, respiro e consapevolezza, aiutano a liberare tensioni, emozioni sospese, ricordi imprigionati.
Nel nostri percorsi tantrici, vi sono anche gli esercizi di bioenergetica che non sono semplici pratiche: sono porte che si aprono, inviti a ritrovare il contatto con ciò che senti davvero.
Aiutano ad aprirsi, a sciogliersi, a farsi spazio per accogliere l’altro e te stesso, senza filtri.
Perché la verità è che un corpo chiuso non può amare fino in fondo. Non riesce a godere, a lasciarsi attraversare, a connettersi nel profondo. E l’amore, per fiorire, ha bisogno di spazio, respiro e soprattutto di verità.
E quando impariamo a leggere questi segnali, ci accorgiamo che ogni parte del nostro tempio custodisce qualcosa di più profondo.
Gli esercizi di bioenergetica come ponte tra ciò che il corpo ricorda e la mente dimentica
E allora ci accorgiamo che ogni tensione ha una storia da raccontare.
Ogni nodo nel corpo è una ferita che vorrebbe essere riconosciuta nel silenzio. Una rabbia inghiottita. Un pianto rimasto in gola. Una felicità che non ha trovato spazio per uscire.
Alexander Lowen, che ha dato vita alla bioenergetica, lo diceva con chiarezza: “Il corpo è la biografia della nostra vita.”
Il bello è che se non lo ascolti, prima o poi parlerà da solo.
Con l’ansia, con i dolori che non passano, con quella stanchezza che svuota e con la mancanza di desiderio che non sai spiegare.
Il Tantra non si dedica solo all’energia sessuale: accende ogni scintilla di forza vitale che hai dentro. E quando gli esercizi di bioenergetica si intrecciano con questa via di riattivazione, succede qualcosa di potente: il corpo si risveglia, ricomincia a respirare. E in quel respiro, tu torni vivo.
E non finisce qui.
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Perché la bioenergetica risveglia anche il piacere
Quando il corpo si chiude, anche il piacere smette di danzare. Un bacino rigido perde il ritmo, si spegne. Un petto compresso frena il respiro e senza, non c’è spazio per sentire il piacere. Una mascella serrata trattiene parole, gemiti, verità che vorrebbero vibrare.
Quando sciogli le tensioni muscolari, riaccendi la vita nel corpo. E quando torna a vivere, si riaprono le porte del desiderio, della connessione profonda, del piacere che nutre e libera.
Non è solo un’intuizione: anche la scienza lo conferma.
Gli studi di Peter Levine con la Somatic Experiencing, e quelli di John Pierrakos con la Core Energetics, confermano ciò che Alexander Lowen aveva già sentito nel corpo e nel cuore:
“La liberazione emotiva e la trasformazione passano attraverso il corpo, non solo attraverso la mente.”
A volte basta poco per iniziare. Un movimento, un respiro, un suono.
Quando inizi ad ascoltare il corpo tutto può essere diverso
Le tensioni parlano, il respiro si fa più profondo, il piacere torna a bussare.
Ecco alcune pratiche di bioenergetica semplici, ma potenti, per iniziare da subito a sentire davvero:
- Scarica il bacino: stai in piedi, con le gambe leggermente divaricate. Piega le ginocchia e lascia che il bacino cada, come se volesse abbandonarsi alla terra. Respira a fondo. Lascia uscire l’aria con un suono, qualsiasi esso sia. Dove senti resistenza, lì c’è qualcosa che vuole liberarsi. Fermati e ascoltalo.
- Respirazione attiva: apri la bocca e respira in modo veloce, profondo, continuo, per almeno un minuto. Poi lascia andare tutto con un’esalazione sonora, potente. Questa respirazione accende il corpo, smuove ciò che è rimasto in silenzio troppo a lungo e lo fa parlare.
- Radicamento: a piedi nudi, senti il suolo sotto di te. Piega un po’ le ginocchia, muovi il corpo in modo dolce e fallo come se volessi fare spazio dentro il terreno. Questa pratica ti riporta a casa: dal pensiero al sentire, dalla testa al corpo.
- La voce che libera: lascia che il corpo trovi un suono. Non deve essere bello, deve essere vero. Un lamento, un urlo, una vibrazione. A volte basta una nota stonata per sciogliere anni di silenzi.
Provale con presenza. Anche un solo gesto può aprire una breccia nel muro.
E proprio attraverso questi piccoli gesti quotidiani può avvenire la più grande trasformazione.
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La metamorfosi del pensare in sentire
La bioenergetica non è solo una pratica: è un invito gentile a smettere di lottare contro te stesso.
È quel momento in cui inizi ad fidarti del corpo, a lasciarti guidare da ciò che senti, non solo da ciò che pensi. E proprio lì, in quel silenzio nuovo, qualcosa cambia davvero: non stai più cercando risposte, le stai vivendo.
Nei nostri percorsi tantrici, la bioenergetica diventa un rituale quotidiano: un gesto d’amore verso il corpo, una soglia da attraversare per ritrovare sé e poi incontrare l’altro.
Perché non puoi aprirti a una relazione vera e adulta, se prima non ti sei abitato a 360 gradi.
Nei nostri percorsi tantrici, ogni incontro comincia da lì: dal sentire profondo, da quella parte di te che si lascia andare, che respira pienamente, che ricomincia a vibrare. Perché è solo quando ti senti libero che il desiderio smette di spaventare. È solo quando vieni ascoltato che può nascere un amore vero, senza maschere.
E tu puoi tornare a sentire, davvero.
Vorresti comprendere come gli esercizi di bioenergetica possano aiutarti a liberare emozioni bloccate e risvegliare l’energia vitale che abita nel tuo corpo? Ti sei mai chiesto cosa potrebbe cambiare se iniziassi a vivere il piacere non solo con la mente, ma lasciando che sia il corpo a guidarti, senza filtri né resistenze?
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Takeaways
- Il corpo è il primo luogo d’ascolto nella trasformazione interiore: nei percorsi tantrici, gli esercizi di bioenergetica diventano strumenti fondamentali per trasformare blocchi e tensioni in consapevolezza. Attraverso il corpo si apre un canale diretto verso ciò che la mente non riesce più a esprimere.
- Ogni tensione è un messaggio da decifrare: le rigidità corporee non sono casuali: rappresentano emozioni, traumi e vissuti non elaborati. Gli esercizi di bioenergetica fungono da chiave d’accesso per liberare questi nodi e riconnettersi con memorie profonde.
- La bioenergetica non è solo liberazione: è risveglio del piacere. Sciogliere il corpo significa riattivare il piacere, il desiderio e la connessione profonda. Un corpo libero è un corpo che può amare, sentire e vibrare senza più paura.
- Le pratiche corporee possono innescare trasformazioni reali e immediate: azioni semplici come un respiro profondo, un suono liberato o un gesto consapevole possono aprire spazi nuovi dentro di sé. Questi piccoli rituali quotidiani diventano ponti verso una nuova vitalità.
- Dal controllo mentale alla fiducia corporea: quando si smette di lottare e si comincia a sentire, si compie un passaggio decisivo: dal pensiero al sentire, dal fare al lasciarsi essere. Gli esercizi di bioenergetica invitano a fidarsi del corpo come guida verso l’autenticità e la relazione vera.
FAQ
Che cos’è la bioenergetica e perché è utile nei percorsi tantrici?
La bioenergetica è una pratica corporea che, attraverso movimento, respiro e consapevolezza, aiuta a liberare tensioni e blocchi emotivi. Nei percorsi tantrici diventa uno strumento fondamentale per entrare in contatto profondo con sé stessi, trasformando le tensioni in presenza e apertura.
Cosa succede quando il corpo si chiude alle emozioni e al piacere?
Quando il corpo si irrigidisce, anche il piacere e l’energia vitale si bloccano. La bioenergetica interviene per sciogliere queste tensioni muscolari, permettendo al desiderio, alla connessione e alla vitalità di fluire nuovamente in modo naturale e autentico.
Quali sono alcuni esercizi di bioenergetica per iniziare ad ascoltare il corpo?
Alcuni esercizi semplici includono: “scaricare il bacino” lasciandolo cadere verso la terra con un respiro sonoro, la “respirazione attiva” per liberare energia, il “radicamento” a piedi nudi per riconnettersi con la terra, e “la voce che libera”, dando suono alle emozioni trattenute. Sono pratiche potenti per tornare a sentire davvero.