Tantra & Amore

Come esprimere i propri bisogni senza paura né senso di colpa

Spesso confondiamo la pazienza con la rinuncia e il silenzio con la maturità, dimenticando che ogni bisogno taciuto allontana dall’intimità autentica

Esprimere i propri bisogni può sembrare un atto rischioso, soprattutto quando temiamo di risultare “troppo”. Ti è mai capitato di trattenere una frase per il timore di sembrare esagerato? Hai mai messo in un angolo un desiderio, lasciato andare un bisogno, taciuto una richiesta solo per non rischiare di perdere chi ami?

O, peggio ancora, per non sentirti troppo esigente, troppo fragile, troppo te.

Se ti è successo, sappi che non sei solo e questo nuovo spazio è dedicato a te.

Perché non è amore quello che ci fa tacere anche quando il cuore grida, e no, non è maturità restare e sopportare tutto, mentre dentro qualcosa si spegne. Quella è paura, mascherata da pazienza. È senso di colpa che si traveste da altruismo.

E con il tempo, ci fa dimenticare quanto sia importante dare voce alle proprie necessità con sincerità e rispetto. Perché solo da lì può nascere un amore che nutre davvero.

Uomo e donna di spalle che guardano in direzioni opposte ma si tengono  per mano | Corpo e anima

La distanza invisibile che cresce ogni volta che non diciamo ciò che ci serve

La paura di esprimere i propri bisogni affonda le radici in un passato talvolta anche lontano. Molti di noi, fin da piccoli, hanno imparato o forse meglio scrivere, ci hanno insegnato che chiedere è un errore. Ci hanno fatto credere che chi ama davvero non disturba, si adatta e si accontenta.

Ci hanno fatto pensare che manifestare un desiderio fosse un rischio: quello di essere rifiutati, fraintesi e abbandonati.

Ma nel Tantra impariamo un’altra verità, più profonda e gentile che ridà la speranza ed è capace di riscrivere anni di credenze errate: ogni bisogno che neghi, crea distanza. Ogni parola che non dici, si trasforma in una tensione nel corpo.

Ogni desiderio che non esprimi, diventa pian piano un “non mi sento più visto”.

In questo modo in tantissimi, senza nemmeno rendersi conto iniziano lentamente a diventare dei fantasmi dentro la relazione.

Leggi anche: Distanza emotiva nella coppia: percorsi di riavvicinamento consapevole

Esprimere i propri bisogni è il primo passo per sentirsi a casa in una relazione

Il senso di colpa è una gabbia silenziosa.

Quante volte ha fermato le tue parole ancora prima che riuscissi a pronunciarle o ti ha zittito dentro, proprio quando avresti voluto dire qualcosa di vero? Ti fa credere che chiedere sia un peso, che ogni tuo bisogno sia un ostacolo per chi ami, come se gli togliessi qualcosa.

Ma non è così.

Esprimere le proprie necessità non toglie, semmai crea. È un gesto di cura verso te stesso, un modo autentico per dire: “Ci sono. E merito di essere ascoltato.”

È da lì che può nascere una relazione autentica, perché solo quando i partner iniziano a dirsi davvero — non solo ciò che pensano, ma anche ciò che sentono e desiderano — ha inizio una danza sinuosa di intimità, che nutre e accoglie senza chiedere perfezione, ma solo presenza.

Mano che va in contro alla luce | Corpo e anima

L’intimità profonda nasce quando il corpo e la parola camminano insieme verso la verità

Se c’è una disciplina in cui impariamo a parlare prima con il corpo che con le parole, quella è proprio il Tantra. Infatti se stiamo in ascolto, ma davvero con il nostro fisico, riusciamo a scoprire come i bisogni non siano né eccessi né fragilità.

Sono solo dei semplici richiami sinceri, che ti spingono nel ritrovare la tua verità, la più intima.

Durante i nostri corsi tantrici ogni tanto qualcuno trova il coraggio di dire: “Ho bisogno di più lentezza” oppure “Mi piacerebbe essere toccata con più attenzione” e accade qualcosa di invisibile, ma di una forza potentissima.

La relazione smette di recitare copioni, inizia a respirare e si fa vera. Diventa presenza viva, contatto e spazio condiviso.

Esprimere i propri bisogni non è egoismo, ma autenticità.

Non ci stanchiamo mai di ricordare ai nostri corsisti di quanto coraggio occorre per dire: “Ho bisogno di più presenza” oppure “Mi sento solo anche quando sei accanto a me.” “Vorrei vivere l’intimità in un modo nuovo.” “Ho bisogno di distanza, ma desidero restare connesso.”

Ma è proprio quella forza di aprirsi ed esprimere quello che sentiamo che permette di oltrepassare l’uscio del sentimento più profondo e far si che si radichi e che continui a fiorire.

Leggi anche: La cosa più importante in una relazione: costruire fondamenta autentiche

Dare voce a ciò che si sente è il primo gesto d’amore verso sé stessi

Reclamare il diritto di sentire, senza il timore di essere abbandonati, è un atto di profondo amore verso se stessi. Chi si ama autenticamente, si esprime senza riserve.

L’intimità si trova nel dialogo sincero; la connessione profonda si costruisce quando i bisogni di entrambi si incontrano e si riconoscono.

Esprimere i propri bisogni e mostrarsi per ciò che si è, è il fondamento di una relazione sana e adulta.

Se desideri smettere di trattenere parole non dette e iniziare a comunicare i tuoi bisogni senza vergogna, il Tantra può aiutarti a ritrovare la tua voce interiore e noi siamo qui, pronti a sostenerti in questo incredibile cammino.

Come posso imparare a esprimere i propri bisogni senza sentirmi troppo o inadeguato nella relazione? Perché restare in silenzio, anche quando si ha qualcosa di importante da dire, può creare distanza emotiva con il partner? Desideri comprendere cosa accade quando si rinuncia costantemente ai propri desideri per paura di disturbare chi si ama?

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Takeaways

  • Confondere il silenzio con la maturità alimenta relazioni disconnesse: spesso restare in silenzio viene scambiato per un gesto di amore o saggezza, ma in realtà può nascondere paura e senso di colpa. Esprimere i propri bisogni non è un atto egoistico, bensì il fondamento di una connessione autentica.
  • I bisogni taciuti generano distanza emotiva: ogni desiderio trattenuto e ogni parola non detta si trasforma in una tensione che compromette l’intimità. Quando non si comunica, si finisce per diventare invisibili all’interno della relazione.
  • La cultura del “non disturbare” affonda le radici nell’infanzia: molte persone crescono con la convinzione che chiedere sia sbagliato o pericoloso. Questa idea sedimentata nel tempo porta a rinunciare alla propria verità interiore, creando relazioni basate sulla rinuncia invece che sulla condivisione.
  • Il corpo può diventare il primo alleato nella comunicazione emotiva e Il Tantra insegna che ascoltare il corpo aiuta a riconoscere i bisogni autentici. Quando le parole e il corpo iniziano a camminare insieme verso la verità, la relazione smette di recitare copioni e diventa un’esperienza viva e presente.
  • Dare voce ai propri bisogni è il primo atto di amore verso sé stessi e chi ha il coraggio di mostrarsi per ciò che è, con desideri e fragilità, apre la strada a relazioni profonde e nutrienti. La connessione vera nasce dall’onestà emotiva e dal riconoscimento reciproco dei bisogni.

FAQ

Esprimere i propri bisogni in una relazione è egoismo?

No, esprimere i propri bisogni non è un atto egoistico, ma un gesto di autenticità. È un modo per prendersi cura di sé stessi e per costruire relazioni basate sulla sincerità e sulla presenza.

Perché facciamo fatica a esprimere ciò che sentiamo?

Molte persone sono cresciute con l’idea che chiedere sia sbagliato o rischioso. Questo condizionamento porta a reprimere i bisogni per paura di essere rifiutati, giudicati o abbandonati.

Cosa accade quando non comunichiamo i nostri bisogni?

Quando non comunichiamo, rischiamo di creare distanza emotiva. I bisogni taciuti si trasformano in tensione e disconnessione, e lentamente si smette di essere visti, diventando invisibili nella relazione.

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