“Il rammarico della mia vita
è che non ho detto Ti amo
abbastanza spesso”
Yoko Ono”
C’è un momento giusto per dire “ti amo”?
Dire “ti amo” o “Tu sei il mio più grande amore” è considerata la massima espressione del nostro amore. Tuttavia, spesso accade che ci troviamo incerti su quando pronunciare queste parole al nostro partner, o non lo facciamo anche se lo sentiamo perché inconsciamente abbiamo paura del legame.
Può accadere di pronunciare queste parole solo in determinate circostanze, ad esempio non riuscire a dirle a voce ma solo scriverle, oppure non dirlo mai per primo, ma aspettare che mi venga detto. C’è davvero un momento “giusto” per rivelare il tuo cuore? C’è davvero un modo “giusto” per farlo? Quando si dovrebbe dire “ti amo”?
“Ti amo” è una frase importante nel rapporto di coppia
Il romanticismo in un rapporto di coppia è estremamente importante, così come imparare a esprimere il nostro amore con le parole “Ti Amo”, rivelando così il nostro cuore al partner. Se siamo in contatto con noi stessi e con il nostro cuore, allora sentendo l’amore verso il partner, queste parole dovrebbero uscire spontaneamente.
Le difficoltà nell’espressione del sentimento o le idee di quello che si dovrebbe “fare”, fanno parte delle strategie difensive caratteriali e non dell’impulso spontaneo del nostro cuore. La sfida è imparare ad osservare le nostre difficoltà di espressione del sentimento e riconoscerle per strategie difensive che ci vogliono proteggere da una sofferenza, che può essere rappresentata dal non ricevere un “ti amo” come risposta dal partner.
L’obiettivo è rivelare il nostro amore ogni qualvolta lo sentiamo, anche mostrandoci vulnerabili. Dire “ti amo” anche esponendoci al mutismo o allo scherzo, che sono altri meccanismi difensivi.
Se sono centrato su di me e sui miei sentimenti, sarò comunque capace di esprimere tutto me stesso indipendentemente dall’altro e non avrò alcun freno a dire “Ti Amo”.
Perché non c’è risposta da parte del partner?
Le possibilità sono molteplici.
L’amore si sviluppa e cresce in ognuno in modo diverso e con tempi diversi. Ogni persona è inoltre differente dall’altra. Ci sono personalità più introverse e riflessive, che prima di dichiarare il proprio amore fanno una profonda introspezione per essere certi di aver dato il giusto nome a ciò che provano e ci sono individualità più estroverse ed impulsive, che si accendono (e a volte si spengono) con ritmi più serrati e che magari oggi dicono facilmente “ti amo” e poi domani “ti odio” con altrettanta immediatezza. C’è chi associa alle parole “ti amo” un significato assoluto e chi invece le esprime in senso relativo (adesso ti amo, domani magari no). C’è chi le usa (e ne abusa) con l’obiettivo di conquistare e sedurre (e quindi non sono veritiere) e chi invece le esprime solo quando prova sentimenti molto intensi. Ci sono poi le diverse “propensioni personali” ad aprire il proprio cuore.
Il carattere “invaso”, ad esempio, ha difficoltà ad esprimere i propri sentimenti, perché staccato dal corpo e dalle emozioni, mentre “l’abbandonato” si prodiga in gesti tesi a conquistare l’affetto (che nascondono la paura di non essere amati) che non sono veri gesti di amore.
Se l’espressione del vostro amore non è corrisposta con altrettanta espressione verbale, è comunque sano e consigliabile essere aderenti al vostro sentire ed esprimerlo così com’è, dando al vostro partner il tempo di cui ha bisogno per aprirsi.
Ci sono casi in cui questa comunicazione inizia con un “ti voglio bene”, e poi passa ad “Amore mio”, oppure “Ti mando il mio amore”, “Amo quello che vedo in te”, e ad un certo punto arriva anche la dichiarazione diretta: “Ti amo”.
Se il nostro partner ha difficoltà ad esprimere l’amore a parole o tramite palesi gesti amorevoli, non significa che non ci ama. E’ importante osservare e rispettare la personalità diversa dalla nostra e non aspettarci che il partner si esprima esattamente come noi.
Quello che conta è osservare le sue intenzioni verso di noi, perché la difficoltà ad esprimersi può essere legata ai suoi limiti. Esprimere l’amore indipendentemente dal partner, porta in se l’esempio concreto, in grado di aiutare il partner meno aperto a sciogliersi.