Il Tantra ci insegna che nessuno è responsabile della sessualità degli altri.
Quando nei nostri corsi di Tantra parliamo di sessualità consapevole e ribadiamo questa specifica affermazione: “Nessuno è responsabile dell’orgasmo degli altri” gli sguardi dei nostri corsisti sono sorpresi e al tempo stesso sollevati. Perché?
Credere di dover procurare un orgasmo fantastico al partner è un falso mito molto radicato, soprattutto tra gli uomini, anche se le donne non ne sono immuni, e spesso può essere dannoso, perché ritenersi responsabili della sessualità del partner proietta l’energia all’esterno e la distoglie dalla dimensione erotica. Col risultato che la carica sessuale scende anziché aumentare.
“Cosa devo fare per farla godere?”
“Come posso soddisfarlo a letto?”
Sono domande molto comuni, tipiche delle coppie che hanno difficoltà a trovare la giusta sintonia sessuale.
Come ribadiamo costantemente nei nostri corsi tantrici: non ci sono delle regole universali nella dimensione erotica, perché si tratta di un mondo dove le sfaccettature sono infinite e molto individuali.
Ci sono, tuttavia dei principi di massima che il Tantra ci insegna per percorrere la via verso una sessualità consapevole e appagante. Sono gli elementi cardine del famoso sesso tantrico: conoscere, comunicare, ascoltare, concordare.
Sesso tantrico: conoscere, comunicare, ascoltare e concordare
❤️ Conoscere.
Non si tratta di studiare il Kamasutra, ma di conoscere se stessi.
Conoscere la mappa del proprio piacere, le zone del proprio corpo più sensibili all’eccitazione, il tocco e le posizioni più piacevoli e quelle sgradevoli. Per conoscersi bisogna sperimentare, soprattutto da soli e poi col partner. Questo significa assumersi la responsabilità del proprio piacere.
Chi non conosce il proprio corpo e il proprio piacere e non fa nulla in proposito, si sta ponendo su un piano di pretesa e aspettativa, sta delegando al partner qualcosa che non può proprio essere delegato. Il partner non è telepatico e non può sapere cosa ci è gradito e cosa ci è sgradito. Anche se – per assurdo – fosse in grado di leggerci nel pensiero, se noi stessi ignoriamo queste informazioni, non avrebbe modo di conoscerle neanche con la telepatia.
❤️❤️ Comunicare.
Dopo aver acquisito le informazioni su noi stessi è il caso di comunicarle al partner con chiarezza. Come si è detto il partner non è telepatico e l’unico modo che ha per sapere ciò che a noi piace e non piace è sentire noi che lo spieghiamo. Non dare nulla per sottinteso. Uomini e donne, per fisiologia e condizionamento culturale, possono avere percezioni del piacere molto diverse e ancora più ampie sono le sfaccettature personali.
Per fare un esempio banale: è come dare per sottinteso che a tutti piaccia la Nutella e preparare una cena interamente a base di questo ingrediente. Magari il partner è allergico o semplicemente a lui la Nutella proprio non piace.
❤️❤️❤️ Ascoltare.
Per scoprire cosa piace al partner è necessario ascoltare quello che il partner ci dice in proposito. E occorre un piccolo sforzo per tenerlo a mente. Insistere su una pratica dopo che l’altro ha manifestato il suo “non mi piace” crea stonature e perdite di energia. Evitiamo.
❤️❤️❤️❤️ Concordare.
La sessualità è un equilibrio tra dare e ricevere, il che significa che il migliore degli orgasmi si ottiene quando due preferenze coincidono o quando è possibile andare incontro alle esigenze di entrambi. Sperimentare novità insieme è sempre un’ottima idea, concordando però una parola che ponga fine alla sperimentazione in caso di disagio di uno dei due. Entrambi devono essere onesti e non aver timore di ammettere il disagio. E nel momento in cui la parola concordata viene pronunciata, ci si deve davvero fermare. Questa certezza è fondamentale per non minare la fiducia reciproca, che è un ingrediente indispensabile per una sessualità disinibita e un piacere più intenso. Ce lo dicono sia il Tantra che il buonsenso.
Le possibilità erotiche sono infinite, sicuramente ci saranno pratiche, posizioni, situazioni e ubicazioni graditi ad entrambi.
Scoprirli, insieme, sarà parte del piacere.
Prenditi la responsabilità del tuo piacere!
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