Le colpe di Eva sono note, ma poco si riflette sulla confusione di Adamo…
Se l’uomo ha perso il paradiso è colpa di Eva, del suo desiderio di discernimento e della sua sessualità. È lei ad aver tentato Adamo.
Le colpe di Eva e la confusione di Adamo.
L’attrattività erotica di Eva ed il suo corpo sono l’essenza stessa della tentazione e del peccato, il suo desiderio di discernimento è un atto contro l’ordine divino del mondo e la sua unica possibile redenzione è nella maternità. L’eccitazione sessuale femminile è conseguentemente fonte di vergogna e senso di colpa. Eva deve servire Adamo e partorire i suoi figli nel dolore.
Sembra un discorso arcaico?
Non lo è affatto. Ancora oggi, nel 2023, mentre si programma l’esplorazione umana del pianeta Marte, ad esempio, la sessualità femminile è bloccata e le donne non si concedono una piena espressione della loro dimensione erotica.
Perché? Perché siamo ancora pagando il conto del condizionamento patriarcale.
La donna sessualmente disinibita e attiva ha paura di palesarsi, si vergogna di questa sua dimensione, teme che possa compromettere o sopprimere i suoi altri ruoli nella vita: imprenditrice, manager, professionista, madre, figlia, intelligente, onesta, competente. Come se la sessualità escludesse queste altre prerogative.
Inoltre, quando si palesa, spesso è spinta dalla motivazione sbagliata: sedurre per ottenere. Non importa se l’obiettivo sia conquistare un avanzamento di carriera, un contratto, una valutazione che la definisca “donna aperta e progressista” e quindi la rassicuri in tal senso. Contrariamente al pensiero diffuso, essere sessualmente attivi e disinibiti non significa essere dei seduttori, al contrario la seduzione non è mai sana e non nutre né la sessualità né la vitalità.
La seduzione è per definizione una finzione. Nel momento in cui si finge, non si è in connessione con la propria vera natura. L’energia si sposta all’esterno, sull’altro, con l’obiettivo di “ottenere” qualcosa, anziché su se stessi e sulla connessione, con il fine di “condividere” il piacere e nutrire la vitalità.
E l’uomo?
Il maschio contemporaneo è in uno stato di confusione totale. È cresciuto con i residui del patriarcato che gli hanno detto che è un essere superiore, a cui le donne sono sottomesse e asservite, poi si è ritrovato immerso in una realtà che non corrisponde affatto a tale modello.
Se è fisico e carnale si sente maschio ma viene accusato di essere un “porco” privo di sentimenti e rispetto. Se è delicato e galante viene tacciato di scarsa mascolinità e di pregiudizio mascherato.
L’uomo non sa cosa deve essere per relazionarsi con una donna, proprio perché la donna non è in contatto con se stessa, non è integra e quindi ciascuna delle sue parti, soprattutto quelle negate e represse, invia un messaggio in contrasto con quello affermato dagli altri frammenti.
Se Eva non trova la sua integrità, Adamo sarà sempre più confuso.
Il Tantra insegna a liberarsi da ogni condizionamento, a illuminare ed accogliere ogni lato oscuro per trovare la propria integrità e vitalità nel corpo, nell’anima, nelle emozioni. In assenza di un percorso di crescita personale e relazionale di questo tipo, è veramente difficile, sia per le donne che per gli uomini, accedere alla sessualità in modo aperto, consapevole ed evoluto e relazionarsi con l’altro sesso su un piano di benessere e soddisfazione.
Più facilmente, infatti, si cade vittima di relazioni insane, di reciproche proiezioni di bisogni infantili, di sensi di colpa, blocchi fisici e mentali, tabù e condizionamenti che comprimono il piacere, trascinano l’interazione sul piano della seduzione, dell’inganno o dello scontro, e alimentano la sofferenza.
In gruppo l’energia è più potente e il cambiamento più veloce!
Il programma di crescita personale e cura della relazione Tantra & Amore, attraverso i suoi corsi tantrici ed eventi esperienziali, è studiato appositamente per fornire concreti strumenti di crescita personale all’individuo e alla coppia, per guardare le criticità con occhi diversi e superarle insieme.
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Joy Musaj
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