Tantra & Amore

Nelle relazioni, ti senti più spesso abbandonato o invaso?

In una relazione molto frequentemente può accadere di vivere momenti di abbandono e momenti di invasione, ma solitamente si tende a provare prevalentemente uno dei due stati. Sono due percezioni molto importanti perché influenzano la capacità di stabilire dei confini personali adeguati e la giusta distanza dal partner, in modo da garantire il rispetto delle due individualità in relazione.

Contrariamente al mito persistente, amarsi non significa “essere una cosa sola” ma continuare ad essere in due.

Perché oscilliamo fra abbandonato e invaso e perché abbiamo una percezione preferita?

Accade perché i primi sette anni della nostra storia di vita,  ci hanno “condizionato” e predisposto maggiormente per l’uno o l’altro stato emotivo. Entrambi si accompagnano a sensazioni corporee ben precise e pensieri specifici, caratterizzati da una intensità tale da generare litigi, disagi e varie criticità nella relazione. Criticità che è bene non trascurare.

abbandonato o invaso

Abbandonato

(dobbiamo stare sempre vicini vicini)

È un bimbo che ha percepito la mancanza della mamma, vive nel terrore di sentirsi di nuovo in quel modo, una sensazione che associa alla fine della sua esistenza. Formare e mantenere un legame strettissimo è il suo principale obiettivo nelle relazioni, e la relazione sentimentale serve per colmare il vuoto che ha interiormente. In alcuni casi il vuoto interiore e la paura dell’abbandono spinge l’abbandonato in momenti di ira quando il partner non dice cosa fa o dove si trova, che cosa sta pensando, sentendo, desiderando. Atteggiamenti tipici sono:

• fare di tutto per non essere lasciato (senza di te non posso vivere)

• cercare in continuazione rassicurazione circa l’amore del partner.

Nella sessualità un abbandonato ama i preliminari e il contatto per lunghi periodi, fare l’amore per ore, infatti non è mai troppo e le posizioni sessuali che predilige sono quelle che forniscono il maggiore contatto corporeo e visivo.

Invaso

(mantieni a una certa distanza)

Nell’infanzia ha vissuto momenti in cui si è sentito invaso e sopraffatto dalla mamma, per esempio perché la mamma era molto apprensiva controllava tutto, “stai fermo, non sudare, non ti sdraiare a terra, non urlare, non correre, non uscire, non allontanarti da me” sono frasi tipiche che generano una sensazione di invasione in un bambino, la sensazione di essere ingabbiato, di non poter fluire e non potersi muovere liberamente.

Questa persona da adulto avrà bisogno di distanza dagli altri, spazio ampio per sé, desidererà essere indipendente, gestire la sua vita in maniera autonoma, riuscirà ad avere rapporti solo con chi rispetta i suoi confini, altrimenti è forte la spinta interiore a crearsi spazio ad ogni costo, anche rinunciando alla relazione affettiva.

Altre caratteristiche di un “Invaso” sono: piacere nel lavorare da solo, spesso è distaccato dai sentimenti, ha difficoltà ad abbandonarsi ad essi, è molto rigido sulle decisioni, o è bianco oppure è nero, nessuna via intermedia. Di solito si tiene tutto dentro ed esprime poco quello che prova.

Per aprire il cuore è necessario che il partner sia delicato nell’avvicinarsi, perché basta veramente poco perché nascano in lui le sensazioni di invasione vissute nell’infanzia. Vicino ad un’amante di natura simile alla sua, troverà la soddisfazione, si sentirà compreso. Se invece il partner è caldo e affettuoso, orientato al contatto frequente e di lunga durata,  sarà facile il conflitto. Nel sesso l’invaso cerca poco contatto, preferisce rapporti meno coinvolgenti dell’abbandonato, più brevi nel tempo, perché la vicinanza emotiva e fisica, attiva i meccanismi di difesa.

In entrambi i casi, invasione e abbandono, si tratta di meccanismi di difesa che sono necessari nell’infanzia, ma diventano di ostacolo nelle relazioni tra adulti, e per ridurre gli effetti di questi strati difensivi occorre “rassicurare e nutrire il proprio bambino interiore, che rivive il dramma vissuto nell’infanzia”. Nei nostri corsi trovi un supporto importante per questo processo di crescita interiore.


Il programma di crescita personale e cura della relazione “Tantra & Amore”, attraverso i suoi corsi tantrici ed eventi esperienziali, è studiato appositamente per fornire concreti strumenti di crescita personale all’individuo e alla coppia, per guardare le criticità con occhi diversi e superarle insieme.

Il programma, che si avvale dell’esclusivo Active Integrative Method®, integra metodiche orientali derivate dal Tantra ed occidentali connesse con counseling ad approccio corporeo e coaching relazionale. Il tutto per condurti a scoprire e sperimentare un nuovo modo di vivere ed amare: appagante, evoluto e sano!


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«In Oriente abbiamo sviluppato una scienza,
per cui anche se non troviamo l’anima gemella la possiamo creare.
Questa scienza si chiama tantra. (…)
Trovare l’anima gemella significa trovare la persona con cui tutti i tuoi sette centri s’incontrano naturalmente.
Questo è impossibile.
Una volta ogni tanto può succedere, un Krishna e una Radha, uno Shiva ed una Shakti, e quando succede è incredibilmente bello. Ma è come un lampo, non puoi farci affidamento. (…)
Per questo è stato creato il tantra. Il tantra ha un approccio scientifico.
Il tantra è alchimia; può trasformare i tuoi centri, quelli dell’altro, può creare un ritmo e armonia tra te ed il tuo amato.
Questa è la bellezza del tantra, è come portare l’elettricità nella tua casa.
Puoi accenderla o spegnerla ogni volta che vuoi. (…)
Due amanti possono essere trasformati cosi profondamente che tutti i loro sette chakra possono iniziare ad incontrarsi.
Tantra è la scienza che trasforma dei semplici amanti in anime gemelle.
E questa è la grandezza del Tantra.
Può trasformare l’intera terra; può trasformare ogni coppia in anime gemelle.»
(Osho)


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